Leggo sui social (nn trovo il link sul sito) che Fare ha vinto il premio macchianera come peggior flop, mentre il sole24ore è il miglior sito di economia e si è piazzato bene quello della setta contro l’euro.
Che dire?
Che le perfide ricette libbberali hanno fallito?
Non direi, perché non sono mai state messe in pratica e chi vi dice qualcosa di diverso non ha capito o è in malafede o entrambe le cose.
Che forse gli adepti dell’uscita dall’euro hanno qualche ragione? No, come non ce l’avevano quelli che hanno lapidato Ipazia o processato Galileo. In certi ambiti non è la maggioranza che ha ragione e si può verificare in modo logico ed empirico.
Ma forse sto svicolando. Il risultato di fare era o meno al di sotto delle aspettative? Non è un fallimento? Del senno di poi sono ovviamente piene le fosse, tuttavia è assolutamente corretto considerare un fallimento il non aver raggiunto gli obbiettivi che ci si era proposti e direi che non è così frequente riconoscerlo con l’onestà riscontrata in fare.
Chiarito che il flop c’è stato e che quello di fare ha colpito molto come fenomeno di costume, però ci si potrebbe chiedere: chi ha fatto peggio?
Chi senza un centesimo di soldi pubblici, senza sponsor dalle spalle larghe, senza la complicità dei Mass Media è riuscito a portare le proprie idee all’attenzione di milioni di persone?
Oppure chi aveva decine di milioni di euro(spesso gentilmente offerti dai contribuenti), giornalisti compiacenti, era già noto da molti anni eppure ha perduto rovinosamente milioni di voti?
Chi ha fatto una figuraccia per dei titoli studio millantati, oppure chi era in parlamento e al governo mentre questo paese scivolava sotto tutti gli indicatori di benessere e civiltà?
Chi è che ha fallito veramente?
Chi ha provato a fare la parte di Davide contro Golia, e magari caparbiamente ancora ci prova, oppure chi ha votato le stesse sigle autoreferenziali che hanno rovistato il paese sperando che cambiasse qualcosa?
Chi ha manifestato il suo dissenso mettendoci la faccia, a costo di perderla o di conseguire un risultato insoddisfacente, oppure chi è rimasto alla finestra a criticare anche se scrive da anni sui giornali o su internet le stesse cose che quei visionari volevano proporre?
Chi ha protestato votando grillo, che ha portato in parlamento persone che offendono i morti dell’11 settembre prima che l’intelligenza di chi li ascolta oppure chi ha provato a costruire un’alternativa ragionata?
Lasciamo a ciascuno il suo. C’è chi si bea del credito e del consenso che ritrova nel proprio circolo di amici o del consenso effimero che ancora riesce a trovare tra i pochi tifosi fanatici o esausti sudditi disincantati. Non c’è bisogno di sondaggi web, basta viverci in Italia, pagare le tasse e utilizzare i servizi pubblici, osservare quelli che lasciano il paese e quelli che arrivano, per sperimentare dove sta il fallimento.
Poi che sia più comodo e meno doloroso credere che la realtà sia un’altra può essere comprensibile: anche scegliere la parte del cornuto incredulo della canzone di Battisti è una posizione rispettabile.
Avete ragione voi, mi sto sbagliando, chi ho visto Non è Francesca