C’è uno spettro che si aggira per l’Italia*,
un male incorporeo che ha danneggiato e danneggia il benessere collettivo forse più delle classi dirigenti fallimentari e della casta politica. E’ il fantasma del pregiudizio ideologico che trasforma quelli che potrebbero essere cittadini consapevoli in tifosi ottusi e autolesionisti al limite del masochismo.
Su un mio recente pezzo su Alitalia un commentatore asseriva che l’esito negativo della compagnia in mani private, nonostante le agevolazioni ricevute in partenza, dovrebbe essere di indicativo di una superiorità della gestione di stato alla quale tutto sommato è meglio ritornare. A parte l’incoerenza logica della posizione** è evidente che emerge un pregiudizio ideologico contrario al mercato, concepibile solo come sistema di clientele e salotti buoni che fa l’interesse dei soliti noti e ciecamente favorevole a uno stato la cui regia politica, che pure ha bruciato 4 miliardi in passato e ne mette sul piatto altri 75 milioni oggi riesce ad essere visto come il “meno peggio”.
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/blogs/apologia-di-socrate/lo-spettro-dell-ideologia#ixzz2j28iJFCV
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/blogs/apologia-di-socrate/lo-spettro-dell-ideologia#ixzz2j281fTOk
Pubblicato su Apologia di socrate il 13 ottobre 2013