Il giurista Piergiovanni Alleva propone di ridurre l’orario di lavoro, per aumentare l’occupazione. Si tratta di una riedizione dello slogan storico che recitava “lavorare meno, lavorare tutti”.
Si tratta tuttavia di un’idea che la teoria economica prevalente ritiene infondata, al punto da aver codificato la “Lump of labour fallacy” ovvero fallacia della quantità fissa di #Lavoro.
Quando l’aritmetica non funziona
Il ragionamento puramente aritmetico risulta semplice e intuitivo: se tutti i lavoratori riducono il numero di ore lavorate, a parità di totale complessivo di ore da lavorare, si liberano degli spazi per consentire ad altri lavoratori di inserirsi.
Mutatis mutandis è la stessa logica fallace dell’ anticipo pensionistico in base alla quale potrebbe esistere una sorta di staffetta intergenerazionale: se alcuni lavoratori vanno in pensione, si liberano spazi per assumere giovani
L’errore logico principale di questi schemi è stato ribattezzato “modello superfisso” dall’Economista Sandro Brusco della Stony Brooks University di New York, e risiede appunto nella credenza che i processi produttivi, i bisogni degli individui e molte altre grandezze economiche non si modifichino nel tempo e non rispondano alle variazioni nel contesto in cui sono inserite.
Continua su BalstingNews.it
GLG – Gerson Lehrman Group – Council Member
Join the Linkedin Group – Entering Italian NPL Market