L’imminente apertura di Starbucks a Milano ha suscitato accese discussioni, con conseguente presa di posizione da parte di Aldo Cazzullo sul “Corriere della Sera”: secondo il giornalista, l’approdo della catena internazionale nel capoluogo lombardo costituirebbe un’umiliazione per gli italiani.
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Il fatto che il primo quotidiano del paese riesca a produrre una visione tanto anacronistica e incapace di comprendere le tendenze del mondo contemporaneo è un forte segnale di inadeguatezza delle élite culturali del nostro paese, che vive ancora nel ricordo dei tempi andati in cui, con il fascino italiano, si poteva conquistare il mondo anche con una “tazzulella e cafè”
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