Utilizzo un messaggio ricevuto in merito al libro #LaFinanzaInSoldoni come spunto per qualche chiarimento sul tema della convenienza dei titoli di stato.
Claudio mi scrive su Twitter:

E’ il caso di mettere un po’ in ordine le idee perché evidentemente l’enfasi data dal corriere sulle “performance” del BTP Italia può essere legittimamente fraintesa.
L’articolo dice esordisce dicendo che
A maggio del 2020 il Tesoro italiano lanciava la sedicesima edizione del Btp Italia, il cui rendimento è agganciato all’inflazione italiana maggiorata di un «premio».
Btp Italia, è del 6% il guadagno record della sedicesima edizione Performance positive per tutti i titoli di Stato
Quindi spiega da che cosa dipende il rendimento del titolo, salvo poi dichiarare che
Su quel titolo infatti i sottoscrittori hanno guadagnato fino ad ora circa il 6%, a causa dell’incremento del valore dell’emissione, collocata a un prezzo di 100 e attualmente quotata 105,84 sul mercato telematico dei titoli di Stato.
Qui qualcosa non quadra perché il giornalista sta qualificando come performance del titolo di stato la crescita del suo valore sul mercato secondario, ma questo può evidentemente dare luogo a fraintendimenti.
Può sembrare che comprare BTP renda allegramente il 6% e che questa performance non sia un’eccezione considerando che nel resto dell’articolo poi si dice testualmente che “Il 2020 non è stato avaro di soddisfazioni per i risparmiatori che hanno sottoscritto le emissioni del debito italiano.” Si arriva a proporre un confronto che io definirei scellerato tra il calo di piazza affari nel 2020 pari al 5,2% a fronte di un indice dei BTP a 10 anni che segna un rendimento medio del 3,01%
Come riconciliare il dubbio del lettore del mio libro con l’entusiasmo del giornalista del Corriere per i titoli di stato italiani?
Procediamo con ordine.
La performance di cui parla il corriere è riferita ad una crescita del prezzo sul mercato secondario di titoli di stato italiani. Questa crescita è stata determinata da una serie di circostanze eccezionali che includono,
- l’intervento della Banca Centrale Europea per tenere bassi i tassi di mercato,
- il raggiungimento di uno storico accordo a livello europeo per l’istituzione di un meccanismo di sostegno fiscale agli stati più deboli come l’Italia a carico del bilancio comune e finanziato mediante emissione di Eurobnd
- le notizie positive sull’approvazione di diversi vaccini che consentiranno verosimilmente nel 2021 di realizzare una svolta radicale nella gestione della pandemia.
Il riferimento al calo della borsa italiana (che da lungo tempo segue le sorti del nostro paese non brillando in fatto di crescita) è poi un fenomeno locale, per esempio nello stesso periodo l’indice S&P 500 ha guadagnato il 15%, mentre l’indice NAS Composite ha guadagnato il 43%

Proviamo allora a riassumere e chiarire:
- Quello descritto dal corriere è il rendimento teorico che si sarebbe realizzato avendo acquistato il BTP Italia all’emissione e poi avendolo rivenduto sul mercato secondario in un momento particolarmente vantaggioso
- Si tratta quindi del risultato di una strategia di trading e non del rendimento del titolo che, per chi lo acquista e mantiene fino a scadenza, dipenderà dall’Inflazione italiana (che si prevede possa essere bassa) e da un premio fedeltà e sarà verosimilmente molto inferiore al 6% descritto
- Se i titoli di stato italiani rendessero il 6% mentre in Europa prevalgono rendimenti negativi sui titoli di stato sarebbe un grosso problema, perché vorrebbe dire che l’Italia è percepita come un debitore molto rischioso
Per concludere l’elogio dei titoli di stato sul corriere lascia il tempo che trova, evidenzia una crescita dei prezzi delle obbligazioni legate a fattori eccezionali, difficilmente ripetibili e sono molto contento che chi ha letto il mio libro si sia accorto che qualcosa non andava.
Quello che non possiamo stancarci di ripetere è che le scelte di risparmio non si fanno in base alle mode del momento, ma in seguito ad valutazioni di rischio ponderate e basate sulla conoscenza degli elementi di base della finanza.
La Finanza in Soldoni è un progetto multicanale volto alla promozione di una corretta informazione e adeguata comprensione dei fenomeni economici. Oltre al libro include un podcast e una serie di video su Youtube.
Tutti i video e i podcast si trovano sul mio canale Youtube grazie anticipate a chi vorrà iscriversi, lasciare un like ai video o condividerli sui suoi account social
Collaboro attivamente con il canale Youtube Liberi Oltre Le illusioni
GLG – Gerson Lehrman Group – Council Member
Per consulenze e progetti di ricerca inerenti analisi, valutazione e gestione di crediti deteriorati (NPL,UTP,PD) o i processi bancari di recupero ed erogazione dei cediti potete inviarmi un messaggio email.