#LaFinanzaInSoldoni Capitolo 9 – MES, Recovery Fund e altri interventi eccezionali

Estratto dal libro La Finanza in Soldoni disponibile in Ebook e Cartaceo su Amazon.

La Finanza in Soldoni Ebook e Cartaceo

Fin qui abbiamo spiegato come il debito pubblico accumulato nel passato influenza la politica economica del presente perché la spesa per interessi limita la capacità di manovra dei governi in carica. Abbiamo inoltre chiarito che le circostanze eccezionali determinate dalla Pandemia da Covid19 impongano una deroga temporanea al rigore nella gestione dei conti pubblici. In linea con questo approccio tutti i principali paesi sviluppati hanno introdotto misure straordinarie per sostenere le proprie economie durante la fase più acuta della crisi e aiutarle a ripartire in seguito.

In questo capitolo facciamo una breve rassegna dei principali strumenti di sostegno introdotti dalle istituzioni europee.

Partiamo dal MES, Meccanismo Europeo di Stabilità, oggetto numerose campagne di disinformazione perché indicato come strumento per privare il nostro paese della sacrosanta sovranità. In un capitolo precedente abbiamo spiegato il ruolo di questa istituzione e perché in larga misura la narrazione sovranista nei confronti di questa istituzione sia priva di fondamento.

In occasione della crisi sanitaria causata dal Covid19 il MES ha messo a disposizione degli stati nazionali una linea di credito straordinaria (ESM Pandemic Crisis Support) per finanziare spese strettamente legate all’emergenza sanitaria, per un importo fino al 2% del PIL dei paesi che ne fanno richiesta senza nessuna condizionalità.

Gli aspetti che vanno sottolineati a questo proposito sono che:

  • non ci sono condizioni per chi richiede il finanziamento: l’unico criterio da rispettare è che i fondi ricevuti siano impiegati per la copertura di costi diretti e indiretti sostenuti da un paese a a causa della crisi COVID-19 e legati all’assistenza sanitaria, della cura e della prevenzione
  • il costo del finanziamento (cioè gli interessi e le spese da pagare per averlo) sono estremamente contenuti e di fatto inferiori a quanto i paesi ad alto debito come l’Italia pagherebbero ricorrendo ai mercati finanziari
  • il periodo per rimborsare il finanziamento potrà arrivare a 10 anni

Dunque è bene sottolineare che i timori evidenziati in precedenza per il ricorso al MES (richieste di aggiustamento macroeconomico e possibile segnale negativo per i mercati finanziari), che presentano scarso fondamento come spiegato in precedenza, sono del tutto inapplicabili a questa linea speciale.

Le resistenze da parte del governo italiano nel ricorrere a questa linea di credito (alla data in cui questo libro viene chiuso) derivano esclusivamente al fatto che alcune forze politiche vogliono difendere la propria immagine nei confronti dell’elettorato di orientamento sovranista. Ad un’analisi obiettiva lo strumento costa meno di altre forme di debito pubblico e non presenta altre controindicazioni dunque dovrebbe essere attivato senza indugio.

Altre misure di contrasto agli effetti negativi per l’economia della crisi sanitaria includono:

  • Un programma straordinario di acquisti di titoli di debito avviato dalla Banca Centrale Europea Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP) per un controvalore di 750 miliardi di euro
  • Un fondo di garanzia predisposto dalla Banca Europea degli Investimenti che può garantire finanziamenti alle imprese nazionali e agli istituti di credito finalizzato allo sviluppo per un controvalore di 200 miliardi di euro
  • Una misura temporanea di sostegno all’occupazione denominata SURE che sta per Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency per un valore complessivo di 100 miliardi
  • Un ambizioso programma di rilancio per l’economia dei paesi europei composto da
    • Next Generation EU uno strumento di nuova costituzione che prevede l’emissione di debito comune e tutti gli stati europei (Eurobond) per un valore di 750 miliardi e l’impiego delle risorse raccolte per concedere trasferimenti e prestiti per il rilancio e la ricostruzione dei sistemi economici
    • Una versione ampliata del bilancio pluriennale dell’unione europea (2021-27) per un controvalore di 1100 miliardi

Il piano straordinario di acquisti varato dalla BCE agisce sui mercati e contribuisce a tenere basso il costo del debito pubblico dei paesi meno virtuosi come Italia, Spagna, Grecia etc. In sintesi, in assenza del programma straordinario gli investitori che sottoscrivono i titoli di debito sarebbero orientati ad acquistarne quantità inferiori e a richiedere dei rendimenti più alti, dunque l’intervento contribuisce a rassicurare gli operatori finanziari e a persuaderli ad accettare rendimenti inferiori.

Questo aspetto può generare delle incomprensioni: se la banca centrale ha il potere di tenere basso il costo del nostro debito (o in generale di acquistarne una parte) perché non agisce in tal senso in modo continuativo? Anzi se può acquistare una parte del nuovo debito, perché non sottoscriverlo tutto? La risposta a queste domande si trova nella seconda sezione del libro in merito alla impossibilità di risolvere problemi reali per via monetaria.

In questa sede è sufficiente specificare che questo tipo di interventi risultano efficaci solo se realizzati in circostanze eccezionali e per periodi di tempo limitati: la credibilità accumulata dalla banca centrale nel tempo garantisce i mercati sul fatto che questi interventi sono volti solo a fornire temporaneamente liquidità agli stati nazionali che, nel tempo, provvederanno a onorare le proprie obbligazioni.

Il fondo di garanzia da 200 miliardi è strutturato dalla Banca Europea per gli Investimenti e fornirà credito alle imprese (per il 65% a quelle di dimensioni medie e piccole) che presentano fondamentali solidi nel medio termine, ma presentano temporanee necessità di liquidità.

Il SURE può fornire assistenza finanziaria fino a 100 miliardi di euro sotto forma di prestiti dell’UE agli Stati membri colpiti per far fronte a improvvisi aumenti della spesa pubblica per la conservazione dell’occupazione. Di fatto funge da seconda linea di difesa, rispetto ai meccanismi di sostegno all’occupazione già esistenti a livello nazionale e opera sostenendo programmi di lavoro a tempo parziale e misure analoghe, per aiutare gli Stati membri a proteggere i posti di lavoro e quindi i lavoratori dipendenti e autonomi dal rischio di disoccupazione e di perdita di reddito.

Il programma di Rilancio oltre a mobilitare una quantità di risorse senza precedenti introduce alcuni coraggiosi passi avanti verso una maggiore coesione dell’unione europea:

  1. L’emissione di titoli di debito “comuni” è prevista per un importo molto elevato e costituisce il crollo di quello che fino a pochi mesi fa era un vero Tabù per la Germania e per gli altri paesi più virtuosi dal punto di vista della finanza pubblica
  2. La aperta previsione che ci sia un sussidio incrociato tra diversi paesi, i paesi più “forti” come la Germania contribuiranno al rilancio in misura maggiore al fine di sostenere quelli più “deboli” come l’Italia che riceveranno pertanto un beneficio netto

Per Riepilogare:

  1. la reazione dell’Unione Europea per contenere gli effetti negativi della crisi sanitaria ed economica è stata tempestiva e molto incisiva
  2. oltre a una generale flessibilità e tolleranza nei confronti dell’intervento nell’economia dei singoli paesi le altre istituzioni hanno messo in campo un insieme di misure di sostegno senza precedenti
  3. tra gli interventi più rilevanti è bene ricordare
    1. il piano straordinario di acquisti operato dalla BCE che riduce il costo del debito per i paesi meno virtuosi sotto il profilo della finanza pubblica
    1. la linea non condizionata del MES che consente di finanziare tempestivamente spese sanitarie fino al 2% del Pil senza condizioni ad un costo per molti paesi inferiore ad altre alternative
    1. il nuovo Recovery Fund che prevede emissione di eurobond e l’accettazione di un meccanismo di sostegno con oneri maggiori per i paesi più forti e benefici netti per quelli più deboli

Note e Riferimenti:

Tutto quello che c’è da sapere sul Recovery Fund

Pillola Video 17 – Cosa è il MES?

Chi ha vinto il Derby MES vs Eurobond?

Cosa ha deciso il Consiglio Europeo sul Recovery Fund?

Recovery Fund: Non solo le dimensioni contano

Recovery Plan: il Governo guarda al passato

La Finanza in Soldoni è un progetto multicanale volto alla promozione di una corretta informazione e adeguata comprensione dei fenomeni economici. Oltre al libro include un podcast e una serie di video su Youtube.

Tutti i video e i podcast si trovano sul mio canale Youtube grazie anticipate a chi vorrà iscriversi, lasciare un like ai video o condividerli sui suoi account social

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Pubblicato da Massimo Famularo

Investment Manager and Blogger Focus on Distressed Assets and Non Performing Loans Interested in Politics, Economics,

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