La Finanza in Soldoni è un podcast di Informazione ed educazione finanziaria a cura di Massimo Famularo.
Tra il 14 e il 17 novembre è in collocamento la diciottesima edizione del BTP Italia. Questo podcast si è occupato varie volte di questi titoli dedicati alla clientela retail e non ha risparmiato delle critiche alla scelta di indirizzare il risparmio privato verso il debito pubblico con una strategia di marketing talvolta aggressiva e ad alcune considerazioni politiche riguardo, ad esempio, alla scelta di porre a carico di tutti i contribuenti le commissioni di collocamento dello strumento.
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Guardando alle caratteristiche di questo collocamento possiamo sottolineare come aspetto positivo la durata di 6 anni, inferiore alle emissioni precedenti e più indicata per le famiglie e i piccoli risparmiatori e segnalare due elementi di attenzione a quelli che stanno considerando l’acquisto dei titoli:
- in primo luogo, in un contesto di tassi di interessi in crescita, titoli obbligazionari con un tasso di rendimento prefissato potrebbero registrare dei cali nelle quotazioni sul mercato secondario, come abbiamo illustrato in alcuni episodi precedenti
- in secondo luogo, il fatto che capitale e interessi siano indicizzati all’inflazione costituisce un fattore positivo su un orizzonte di 24 o 36 mesi, tuttavia guardando a 6 anni è probabile che l’inflazione si riduca negli ultimi anni del titolo e questo potrebbe ridurre la convenienza a detenerlo
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La premessa fondamentale, quando si parla di scelte di finanza personale è che le decisioni andrebbero prese sulla base di una valutazione complessiva dalla propria posizione individuale e in ottica di medio e lungo periodo: dunque azioni, obbligazioni e tantomeno BTP Italia non dovrebbero essere acquistati in base all’emozione o alle mode del momento, ma sulla base di una analisi obiettiva e possibilmente assistita dalla consulenza di un professionista.
Posto che le lezioncine da grillo parlante non piacciono a nessuno e la domanda più diffusa è: ma il titolo conviene o no? La risposta più opportuna non può che essere dipende.
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In un contesto di tassi di interesse in crescita ed inflazione elevata, detenere liquidità è diventato costoso. Da un lato l’aumento dei prezzi erode il potere d’acquisto dei nostri risparmi, dall’altro il costo opportunità del mancato guadagno cresce.
Chi dispone di liquidità che può tenere impegnata per 3 o 4 anni potrebbe allora considerare l’acquisto in emissione del BTP Italia tenendo a mente i seguenti caveat:
- tra le alternative disponibili ai piccoli risparmiatori, un mix di etf azionari reddito e obbligazionari potrebbe avere un rendimento maggiore con rischio comparabile, ma necessita di competenze tecniche e dell’assistenza di un professionista per essere composto
- rimanendo al fai da te i BTP Italia risultano competitivi per costi, trattamento fiscale e flessibilità (possono essere rivenduti in qualsiasi momento) rispetto alla maggioranza dei prodotti di risparmio gestito offerti dagli intermediari italiani e ai conti deposito
- con i tassi in crescita va messa in conto la possibilità che le quotazioni sul mercato secondario scendano nei prossimi mesi
- negli ultimi due o tre anni di vita del titolo la convenienza a mantenerlo dipenderà dall’effetto combinato di una plausibile riduzione dell’inflazione e dal calo dei tassi di interesse
Con riferimento ai dettagli del titolo vi lascio qualche link descrizione del podcast
Dunque conviene oppure no? Se avete liquidità accumulata, che potete tenere impiegata per qualche anno e le alternative a vostra disposizione si limitano ai conti deposito e ai prodotti di risparmio gestito collocati da banche e reti italiane, allora può valere la pena destinare una parte dei fondi al BTP Italia.
Per riassumere:
- le scelte di risparmio si fanno su base individuale e con ottica di lungo termine e non sull’onda delle occasioni del momento
- nel contesto attuale detenere liquidità è costoso e i BTP Italia risultano competitivi per costi e rendimenti con le alternative comparabili di risparmio gestito offerte dalla banche italiane
- questo podcast raccomanda sempre di investire in modo graduale e di non concentrare quote troppo rilevanti del proprio portafoglio su singole attività
E’ in lavorazione anche un nuovo libro dedicato ai ragazzi in cerca di un editore e di suggerimenti per la realizzazione.