Ci sono voci che la consulta boccerà il referendum antiporcellum e il presidente Monti ha chiarito che occuparsi della legge elettorale non fa parte dell’agenda del governo.
Che si fa se arriva un verdetto negativo dalla Corte Costituzionale? Imbracciamo i fucili? Torce e forconi?
Una proposta più semplice, efficace e civile potrebbe essere fondare un partito di salvezza nazionale (nome operativo “Riprendiamoci la democrazia”) che abbia come unici obbiettivi
- Modifica della legge elettorale
- Riduzione del numero dei parlamentari e della loro retribuzione (magari ridimensionando anche regioni e province)e aumento della trasparenza e pubblicità dei loro costi
- Ordinaria amministrazione in vista di nuove elezioni veramente democratiche da indire alla prima occasione utile
In questo modo si risolve l’annoso problema: come fare in modo che i politici perseguano l’interesse dei cittadini quando questo è in contrapposizione con il proprio? Semplice, una tantum eleggiamo gente che abbia l’unico mandato di “normalizzare” regole e costi della politica, dopo vediamo cosa voteranno gli italiani quando saranno veramente liberi di farlo.
Ma non è sufficiente votare per le forze politiche che sostenevano il referendum? No, perché oltre all’accordo su questo punto hanno anche dei programmi che non tutti condividono e la concentrazione di voti potrebbe non essere sufficienti.
I possibili esiti di questa proposta sono:
- Il movimento riesce nell’intento e ci riprendiamo la democrazia
- Il movimento riesce parzialmente nell’intento spaventando i politici che si attivano per fare qualcosa onde non venire esautorati
- Il movimento NON riesce nell’intento e allora vuol dire che il Porcellum e tutto quanto il resto ce lo meritiamo e non abbiamo di che lamentarci
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