Il mio ultimo post sull’errata congettura che sussista un qualche nesso tra riduzione nell’evasione e livello della pressione fiscale ha generato accese discussioni tra i commenti e sui social network.
In particolare quello che in molti lettori sembrano non comprendere è il carattere variabile di alcune misure di contabilità nazionale(es. spesa pubblica) o di fenomeni sociali (evasione etc.) al variare di talune condizioni date: se nel 2015 le imposte valevano 100, i contribuenti tassati erano 8 e gli evasori 2 (ipotizzati totali per semplicità) non si può immaginare di dividere i 100 per 10 invece che per 8 poiché se nel 2015 non fosse stato possibile evadere, sarebbero stati diversi sia il totale di imposte da pagare che il numero dei contribuenti dal momento che gli individui reagiscono alle condizioni in cui si trovano.

Senza la comprensione di questo aspetto fondamentale non è possibile comprendere correttamente come funzionano i sistemi economici.
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